Sulle tracce dei megaliti: il sito del Monte Ciabergia

 3 marzo 2013

Con la Responsabile del “Gruppo Rama Vive” Rosalba Nattero che il “caso vuole” sia anche il Gopa della Scuola di Kemò-vad “Sole Nero”, domenica 10 Marzo si è svolta una nuova escursione al sito megalitico del Monte Ciabergia in Val di Susa, nel filone consolidato che ci sta portando alla riscoperta dei moltissimi siti megalitici di cui è costellata la nostra bella regione. Una bella gita dove si sono uniti tanti aspetti positivi in una sola giornata.

I Kaui della Scuola Sole Nero davanti al menhir che hanno riposizionato, addobbato con il Tai Shan

La riscoperta delle vestigia di culture antiche rimosse dalla storia ufficiale, la possibilità di fare Kemò-vad a contatto con la natura ed in luoghi carichi dell’energia di Gaia, il nostro pianeta, il condividere con altre persone il piacere della scoperta ed ultimo ma non meno importante, il piacere di stare insieme a persone con cui si condividono interessi, principi filosofici e gioia di vita.

Il sito del Monte Ciabergia si presenta molto particolare, nel giro di poche centinaia di metri il paesaggio muta in continuazione, in alcuni momenti sembra di essere in un bosco, in altri ci si trova circondati da massi enormi privi di alberi come se una mano gigante avesse voluto coscientemente creare paesaggi particolari, in altri ancora la visuale si apre sulla Valle di Susa e sui laghi di Avigliana. L’impressione di un’atmosfera particolare, condivisa da molti dei partecipanti, è stata molto forte, un’atmosfera che potrebbe quasi essere paragonata all’entrata in una dimensione fatata, fuori dal tempo e dallo spazio conosciuti.

La gita ci ha riservato anche una triste sorpresa, nel punto in cui già nel passato avevamo fatto Kemò-vad, contraddistinto da un Menhir ad altezza d’uomo, abbiamo avuto la dolorosa sorpresa di trovarlo riverso a terra. Qualcuno volutamente lo aveva scalzato dalla sua sede.

La sessione di Kemò-vad al Monte Ciabergia

Per noi è stata una tristezza vedere lo scempio fatto, era come se ci avessero privato di un amico. Anche il luogo sembrava avesse cambiato aspetto. Superato lo shock iniziale, abbiamo cercato di capire se era possibile rialzarlo. Fortunatamente il gruppo era numeroso per cui siamo subito passati all’azione... tira da una parte, alza dall’altra, sbuffi vari, puntella a destra puntella a sinistra... con l’aiuto di alcune leve, siamo riusciti a reinserirlo nella sua sede... È stato un momento di gioia!!!

Sarà stata solo impressione o forse la gioia di ciò che avevamo fatto, ma immediatamente abbiamo sentito scorrere energia, il luogo dove eravamo aveva cambiato aspetto.

I Menhir sono sempre stati considerati dei catalizzatori delle energie telluriche di Madre Terra per cui la cosa non ci ha stupito più di tanto. Molto ci sarebbe da dire sull’argomento, ma andremmo fuori dal tema di una semplice cronistoria di una gita, semplicemente vale la pena ricordare che i Menhir ed i Cromlech (cerchi di pietre), sono diffusi su tutto il pianeta come anche la ruota forata, simbolo usato in tutti i continenti. Presso molti popoli Nativi i Menhir sono ancora oggi usati per curare varie patologie. Su questa terapeutica stiamo raccogliendo le testimonianze degli effetti curativi dei dodici Menhir del Cromlech di Dreamland.

I Kaui all’allineamento del Ciabergia

Tornando alla nostra storia, il nostro amico ci ha accompagnato per tutte le sessioni di Kemò-vad che fatte a contatto con la natura sono sempre molto intense.

Il nostro amico Menhir purtroppo non era stato stabilizzato correttamente causa la mancanza di attrezzi per scavare, per cui al termine della giornata è stato nuovamente rimesso in posizione orizzontale sia perché non sapevamo se il terreno era pubblico, sia per evitare che qualcuno potesse farsi male.

La bella giornata si è conclusa con una cena alla Vecchia Porta di Val della Torre dove è proseguito lo scambio di esperienze e di comunione tra i partecipanti alla gita.

Remo La Rosa







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