Presentazione de "Il Giardino dei Giunchi"

 20 maggio 2013

Tra le novità editoriali, quest’anno al salone del libro di Torino, è stata presentata l’ultima raccolta di Poesie scritte da Giancarlo Barbadoro che ha per titolo “Il Giardino dei Giunchi” pubblicato da Keltia Editrice.

Presentazione del libro ''Il Giardino dei Giunchi'' di Giancarlo Barbadoro al Salone del libro di Torino

Noi tutti conosciamo Giancarlo Barbadoro come il Presidente e fondatore della Scuola di Kemò-vad “Sole Nero”, parliamo con lui di tanti argomenti, approfondiamo molteplici aspetti culturali, ma Giancarlo con queste poesie ha voluto ricordarci e farci dono della sua esperienza più intima e profonda, prendendoci per mano e accompagnandoci su archi di luce e sentieri invisibili, ma non per questo meno reali.

La nuova raccolta di Poesie è stata presentata direttamente dal direttore editoriale della casa editrice Keltia visibilmente colpito per primo da alcune poesie presenti nella nuova raccolta, tanto che nel corso della presentazione si è venuta a creare un’atmosfera particolare, come fuori dal tempo. Sarà stata la presentazione, sarà stata la lettura di alcune poesie, saranno stati i temi trattati … sicuramente già in quella sala le poesie di Giancarlo hanno aperto una porta su dimensioni apparentemente invisibili.


Il Giardino dei Giunchi

L’Uomo...
Un giunco reciso.
Portato lontano, via dal suo canneto.
La separazione è ricordo, è sofferenza.
Sale il suono del flauto.

Ricorda l’origine nell’antica memoria dell’uomo.
Mostra la via del ricongiungimento
Altri giunchi nel giardino mai dimenticato.
Nelle lontane terre al di là del sogno
Un canneto si scuote senza tempo
Nel potere del vento.

Chiude la raccolta di poesie, la dedica personale dell’autore: Giancarlo Barbadoro

Dedicato
A tutti coloro
Che sanno guardare al cielo
Per trovare il riflesso
Del Mistero in loro stessi.
E a quanti non hanno voce
Per reclamare
Il loro diritto
Alla dignità di esseri viventi

Merita un cenno anche la bella prefazione alla raccolta, scritta da Guido Barosio direttore di Torino Magazine che insieme alla grafica ed all’impaginazione curata dalla casa editrice Keltia, contribuiscono alla valorizzazione di un testo che si presenta semplice e lineare, ma profondamente significativo nei contenuti. Una sintesi mirabile che ha già lasciato un segno.

Remo La Rosa







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