Incontro di meditazione

6 marzo 2014

Tra le varie attività organizzate dalla scuola di Kemò-vad Sole Nero c’è la serata di meditazione “Alla ricerca del Bien-être” a cura del Gopa Giancarlo Barbadoro.

Così la sera di mercoledì 5 marzo alla biblioteca di Fiano un gruppo di persone si è riunito per condividere l’esperienza della meditazione sciamanica con l’antica musica druidica del flauto, alcuni per la prima volta altri, invece, sempre pronti a vivere una nuova esperienza. Perché ogni volta è un’esperienza unica e affascinante.

Ci si posiziona tutti in cerchio e dopo il consueto saluto che significa rispetto e fratellanza, il Gopa Giancarlo introduce l’argomento della serata. Ogni volta il tema trattato è diverso ma sempre molto interessante e coinvolgente.

Nella serata del 5 marzo si è riflettuto sul tema del tempo e della coscienza. Due temi non facili da trattare ma Giancarlo è riuscito a esporli con molta naturalezza.

Ha raccontato esperienze e credenze antiche dei popoli naturali, il dio del tempo Taranis, rappresentato dal simbolo della ruota forata, da cui prende riferimento il simbolo del Triskel, che rappresenta il tempo: i tre bracci raffigurano il tempo passato, presente e futuro che convergono in un centro. Nell’antico druidismo c’era anche la convinzione che esistesse un doppio dell’individuo, che aveva già fatto la nostra esperienza e con cui si potesse interagire.

Sono state poi lette due poesie da due allieve della scuola di Kemò-vad Sole Nero: Alice Fardin, che ha interpretato un’antica ballata irlandese riguardante il tema del tempo, e Simona Zanchetta, che ha esposto una poesia sulla coscienza di Guereschi.

Le luci si sono abbassate e tra i presenti è calato il silenzio. Il Gopa Giancarlo ha iniziato a suonare il flauto e la melodia ha riempito la stanza. La Nah-sinar, ovvero la musica del Vuoto, porta l’ascoltatore a un rilassamento fisico e mentale ed è divisa in tre parti, nel primo pezzo egli viene condotto verso il centro del cerchio, nel secondo la musica s’interrompe lasciandolo nel centro e nel terzo riprende un’altra melodia che lo riporta indietro.

Alla fine della musica i presenti hanno riaperto gli occhi consci di aver vissuto un’esperienza unica e, chi ha voluto, l’ha condivisa con gli altri.

Le luci si sono accese e il Gopa Rosalba, aiutata dalla giovane kaui Alice, ha preso il sacchetto contenente 22 gemme, diverse tra loro e ognuna col suo significato, e mettendole in una coppa ha fatto pescare a ogni partecipante una pietra, per poi spiegarne non solo la proprietà, ma come poter comprendere il proprio cammino e il proprio io interiore.

La serata si è conclusa con dolcetti e bevande che tutti i partecipanti hanno gradito molto.

 

 

 Simona Zanchetta







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