Kemò-vad al Parco del Valentino, Torino

10 marzo 2014

Domenica 9 marzo la scuola di Kemò-vad Sole Nero ha organizzato una dimostrazione pubblica presso uno dei parchi di Torino più conosciuti e frequentati: il parco del Valentino.

Complice lo stupendo sole primaverile e la voglia dei Torinesi di riconquistare gli spazi verdi dopo lunghi mesi di freddo, il parco era davvero pieno di persone. Il prato in cui si è svolta la dimostrazione era occupato da moltissime persone che hanno approfittato della domenica pomeriggio per rilassarsi con una coperta su un prato, per stare a contatto con la natura e per godersi i primi raggi di sole della stagione. Chi leggeva, chi giocava a carte o a pallone, chi semplicemente si godeva il sole, chi ha portato il cane a giocare nei prati. Numerosi i gruppetti di amici e le famiglie, tutti intenti a fare qualcosa ma anche molto disponibili e curiosi quando si è provato a coinvolgerli con i volantini, distribuiti dai partecipanti nella zona circostante.

Non è stata la prima dimostrazione pubblica della scuola di Kemò-vad al Valentino, ma ogni volta il risultato è diverso. Queste dimostrazioni sono organizzate dalla scuola per farsi conoscere e far conoscere la disciplina della Kemò-vad. In questo caso la scelta della data non è stata casuale: il sabato successivo infatti è cominciato il corso di base presso la palestra della scuola media di Fiano e questa dimostrazione aveva proprio l’intento di pubblicizzare l’evento: un corso di base, completamente gratuito, che permette a chi è curioso di avvicinarsi alla Kemò-vad e impararne le basi.

Il Gopa Rosalba Nattero conduce la dimostrazione di Kemò-vad con gli allievi della Scuola

Per i Kaui, i praticanti della Kemò-vad, le dimostrazioni in pubblico sono ormai un piacevole appuntamento in cui si scopre sempre qualcosa di nuovo nella sua pratica. Inevitabile, infatti, fare Kemò-vad nella sua completezza: la dimostrazione non è una pratica fatta per il pubblico, una recita, ma è un’effettiva meditazione svolta da tutti i Kaui, guidati dal Gopa Rosalba Nattero, a prescindere dal pubblico che li circonda. Per i nuovi Kaui, inoltre, la dimostrazione pubblica è legata all’emozione della prima volta, all’emozione di “esibirsi” di fronte a persone sconosciute e un po’ di timore, a volte, accompagna l’inizio della dimostrazione. Ma una volta cominciato a fare Kemò-vad ogni Kaui si accorge di come il mondo circostante sbiadisca e i rumori si attenuino: si vive “l’effetto bolla”, chiamato così proprio perché fra i praticanti si crea un’atmosfera di serenità e tranquillità che li isola quasi dal mondo che li circonda. Quando accade durante la meditazione in palestra o individuale è meno evidente mentre quando si pratica la Kemò-vad in un parco affollato con bambini che giocano, cani che corrono e gruppi che suonano tamburi…

Il Gopa Rosalba Nattero guida il pubblico in una prova pratica di Kemò-vad

Bisogna ammettere che è molto più evidente, e non solo fra i praticanti: questa atmosfera viene percepita anche all’esterno e porta il pubblico a comportarsi di conseguenza: si avvicinano, fermano i bambini e i cani, fanno silenzio e spesso richiamano all’ordine chi, preso dai giochi, non si rende conto della situazione. Si comincia la dimostrazione di fronte a poche persone e la si termina di fronte a un pubblico più numeroso e pieno di domande: perché si indossa la Girra? Cosa rappresenta il Tai Shan? Si può provare a fare la Kemò-vad? Proprio per accontentare i più curiosi è stata data la possibilità di provare a fare Kemò-vad, pochi movimenti, tanto per dare l’idea di cosa significhi. È sempre piacevole vedere le persone avvicinarsi a questa disciplina con curiosità e vedere il sorriso sui loro volti una volta terminata la prova, guidata da Rosalba. Ovviamente la prova non fa che aumentare le domande ma spesso si sceglie di rimandare le risposte proprio al corso di base, in modo da avere tempo e modo di dare un corretto quadro della situazione a chi desidera approfondire la Kemò-vad.

Questa esperienza è forse una delle più significative delle iniziative fatte per far conoscere la Scuola: i Kaui tornano a casa arricchiti da quest’esperienza, vincono la timidezza dell’esibizione in pubblico e soprattutto si rendono conto della capacità di questa disciplina di liberare la mente da preconcetti, paure e timori. Il pubblico conosce una nuova disciplina, rimane incuriosito e spesso decide di provare questa esperienza che è esattamente quello che tutti, Kaui e Gopa, si augurano quando organizzano questo tipo di manifestazioni.

 

 

 Dhebora Ruzza







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